Pechino Express 3: Tappe e concorrenti al completo

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Pechino Express 3: -24 ore alla prima. Percorso e Concorrenti

L’orologio fa tic-tac, l’attesa cresce, e la prima, attesissima puntata di Pechino Express 3 sta per prendere il via su Rai 2 con un nuovo interessante percorso ed un nutrito gruppo di viaggiatori che, ce lo garantisce Costantino, quest’anno faranno scintille.

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Concorrenti Pechino Express

Prima di conoscerli uno per uno, riepiloghiamo velocemente il percorso che le 8 coppie di questa stagione del reality di Rai 2 dovranno affrontare; con mezzi di fortuna, ed un euro a testa giornaliero che non potranno usare per pagarsi il trasporto, i nuovi concorrenti di Pechino Express al primo impatto dovranno fare i conti con la città di Mandalay, in Myanmar, per poi avventurarsi attraverso le dure campagne della Malesia. Cambio di scenario con un salto nella modernissima Singapore, per poi tornare a confrontarsi con la più tradizionale ambientazione dell’Indonesia, che farà anche da scenario alla sfida finale combattuta tra le strade di Bali.

Ma veniamo adesso ai concorrenti, vere teste di serie che hanno in serbo per noi numerose chicche tutte da gustare in prima serata.

Alessandra Angeli e Antonella Ventura sono Le Cattive

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Le Cattive

Alessandra e Antonella sono le sconosciute di questa stagione di Pechino Express, un mix esplosivo di grinta e perfidia sempre pronte a dare battaglia in ogni tipo di sfida. Alessandra si è fatta conoscere in giro sotto il nome di Angelina, transessuale, nella vita si occupa di truccare modelle e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Antonella, dall’aria docile, tenera e silenziosa, nasconde in realtà armi a doppio taglio che la rendono cinica, pungente e diabolica.

Michael Lewis e Luca Betti sono Gli Eterosessuali

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Gli Eterosessuali

Nonostante la bellezza e il fisico curato possano far pensare il contrario, i due bellocci di Pechino Express 3 sono autenticamente eterosessuali. Michael vanta nel curriculum una carriera da modello che lo ha fatto rientrare senza troppi intoppi tra i 25 uomini più belli del mondo. Luca, italiano, è un famoso campione di rally ora impegnato in alcune attività imprenditoriali. Sono loro quelli con la migliore preparazione fisica, ma basterà per conquistare il primo posto?

Sofia Oladeschi e Umberto Marchesi sono I Benestanti

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i benestanti

Lei arriva in questa stagione di Pechino Express per occupare l’immancabile poltrona destinata ai cittadini di sangue blu. Sofia Oladeschi è infatti una principessa, anche se da quando la nobiltà è legalmente decaduta ha dovuto trovare occupazione sulle passere come modella. Umberto è invece un agiato studente che non ha di certo problemi quando si tratta di fare la spesa, pagare l’affitto, far traboccare il serbatoio della benzina all’automobile… Ricchi tanto, altrettanto coraggiosi e disposti a rinunciare agli agi?

Mariana Rodriguez e Romina Giamminelli sono Le Immigrate

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Le immigrate

Vengono da fuori, ma hanno tutte le carte in regola per restare a lungo dentro Pechino Express. Romina, made in Seychelles, segue le orme del suo fidanzato Marco Maddaloni che un anno fa ha conquistato la vittoria. Mariana, originaria del Venezuela, gira il mondo a suo di scatti per importanti campagne pubblicitarie. Simpatiche senza dubbio, resistenti in egual modo?

La Pina ed Emiliano Pepe sono Gli Sposini

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gli sposini

Sposini non per modo di dire, visto che la loro unione legale risale soltanto a poco meno di un anno fa. La Pina era titubante prima di partire per Pechino Express, stranamente insicura e piena di paure per le sfide che i perfidi seguaci di Costantino avrebbero potuto propinarli. Emiliano Pepe, più coraggioso, si è avvicinato alla mogliettina con la scusa della musica, per poi finire in comune a prenderla ufficialmente come compagna di vita. Basterà il loro amore a far superare le paure di lei?

Eva Grimaldi e Roberta Grazia sono Le Cougar

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le cougar

Su di loro dovremo buttarci più di un’occhiata, perché potrebbero rilevarsi una delle coppie più scellerate di Pechino Express 3. Eva non ha bisogno di presentazioni, attrice di lungo corso ha registrato pellicole con Federico Fellini e con altri grandi registi italiani. Roberta deve principalmente la sua fama a Camera Cafè, popolare sit-come di Italia 1 dove interpretava la pungente Gaia De Bernardis. E in quanto a pungolamenti, loro dovrebbero essere delle esperte…

Alessandra Celentano e Corrado Giordani sono I Coreografi

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i coreografi

Entrambi ballerini, si conoscono da oltre 30 anni e sono a Pechino Express per smentire la fama di diabolica che precede Alessandra Celentano. Lei è infatti ricordata come la perfida insegnate di Amici di Maria De Filippi, mentre Corrado è il migliore amico con cui ha condiviso palchi e parte della vita privata. Riusciranno nella delicata mission?

Clementino e Paolo Maccaro sono I Fratelli

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i fratelli

Uno rapper, l’altro musicista, arrivano a Pechino Express portando musica e (forse) spensieratezza. Clementino tra i due è sicuramente il più famoso, già noto oltre che per l’attività nella musica rap anche per alcune sue apparizioni su diversi palchi teatrali. Paolo è invece un apprezzato musicista che gioca con la musica miscelando stili molto diversi tra loro. Percorreranno le strade a suon di rima?

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Legàmi si sposta al sabato pomeriggio in attesa di nuova collocazione

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Legàmi protagonisti

Legàmi resta ancora su Rai 1… Per ora

Spettatori di Legàmi non temete: Diana & company tengono duro, non scompariranno da Rai 1. Era già stato recitato il de profundis per la soap opera portoghese tanto voluta da Giancarlo Leone sulla rete di sua competenza, ma a quanto pare non tutto è perduto e le mirabolanti vicende dell’avvelenatrice seriale e delle sue vittime inconsapevoli continueranno ad essere regolarmente trasmesse, anche se con meno regolarità.

E’ infatti di oggi la notizia che annuncia la nuova collocazione di Legàmi, non più giornaliera bensì settimanale con un doppio appuntamento, soluzione doverosa visto anche il delicato momento in cui la trama è arrivata. In effetti, interromperla in questo momento in cui tutto è giunto ad una svolta sarebbe risultata come una cafonata nei confronti dello spettatore fedele, sedotto e poi abbandonato con l’amaro in bocca proprio a due passi dalla scoperta del segreto che si cela dietro la perfida figura di Diana.

Doppio appuntamento settimanale in attesa di una collocazione definitiva

Toccherà d’ora in poi al sabato pomeriggio ospitare la soap opera portoghese, con due episodi consecutivi in onda dalle 15.20 che permetteranno agli spettatori più assidui di seguire l’evolvere della trama, anche se al momento questa risulta essere una soluzione temporanea in attesa di una scelta definitiva. Dal prossimo mese di dicembre, infatti, toccherà in quello stesso orario fare spazio ad un nuovo spin-off de La Vita In Diretta, che dunque manderà Legàmi fuori strada lasciandola alle scelte dei direttori di rete, che potrebbero spostarla o sopprimerla definitivamente.

Non è chiaro se si sia trattata di una mossa volta al bene dello spettatore, o piuttosto un modo per non perderci definitivamente da un prodotto pagato bene che ha prodotto poco, fatto sta che che in seguito a questa provvisoria collocazione al sabato, Legàmi non dovrebbe del tutto scomparire dal tubo catodico; è invece probabile che attracchi a nuovi lidi. Rai 2 o Rai Premium sembrano essere le soluzioni più accreditate, anche se al momento non si intravedono certezze definitive.

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Detto Fatto: Caterina Balivo svela le novità della stagione

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Caterina Balivo Detto Fatto

Detto Fatto torna con Giovanni Ciacci, Caterina Balivo e tante novità

Welcome home, Caterina Balivo! Manca dagli schermi soltanto da poco di più di un mese, anche se in realtà l’ultima puntata ufficiale di Detto Fatto risale allo scorso giugno quando tutta la troupe di addetti ai lavori – con in testa il caratteristico Giovanni Ciacci – ha salutato il pubblico sulle note di Lalala, rinnovando l’appuntamento con il programma a settembre; e settembre è arrivato. Detto Fatto scalda i motori e torna lunedì 8 settembre con uno stuolo di novità che dovrebbero dare ancor più ritmo all’intero spazio tutorial, nato fiacco, lento e scialbo ma che nel giro di qualche settimana ha subito imboccato la strada giusta, rivelandosi un vero cult con uno zoccolo duro di assidui spettatori. Continue reading “Detto Fatto: Caterina Balivo svela le novità della stagione”

Alessia Ventura a Mezzogiorno in Famiglia nella squadra di Guardì

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Mezzogiorno in famiglia Alessia Ventura
Alessia Ventura Mezzogiorno in famiglia

Alessia Ventura scalza la concorrenza e conquista Mezzogiorno in Famiglia

Gente che va e gente che viene nel Mezzogiorno in famiglia degli inverni di Rai 2, soprattutto quando si tratta delle ragazze di turno che, di tanto in tanto e per i più svariati motivi, cedono il passo alle nuove (o vecchie) conoscenze di Michele Guardì. Fuori la Barriales, dentro Alessia Ventura, che si accaparra a sgomitate l’agognato posto nel weekend mattutino scalzando una lunga lista di rivali, dopo che la predecessora spagnola, presa da puzza sotto il naso per i ritocchi al ribasso del cachet, si è fatta mandare via dal contenitore del fine settimana.

L’intero processo di sostituzione è stato seguito dagli autori di TvBlog, che per primi hanno informato di un possibile cambio di rotta e che oggi, sempre per primi, annunciato l’arrivo di Alessia Ventura al fianco di Amadeus, Sergio Fiscia e dell’instancabile maestro Mazza, che a ragion di popolo non ha alcuna voglia, intenzione o esigenza di andarsene in pensione. E fa bene, perché nonostante l’età avanzata stia mietendo infelicemente vittime sulla stessa Rai 2, Mezzogiorno In Famiglia è un programma prevalentemente indirizzato ad un pubblico agée, e il maestro Mazza, oltre a risultare ben impiantato nel contesto, soddisfa nel pubblico anche quella voglia di certezza data da alcuni, pochi, nomi rassicuranti della tv italiana che ben sanno come approcciarsi ad un pubblico fedele senza disturbarli.

Federica Nargi e Cristina Chiabotto nulla hanno potuto contro Alessia Ventura!

Tornando alla Ventura (Alessia, non Simona), questa a Mezzogiorno In Famiglia non è di certo la sua prima esperienza televisiva, in quanto ha al suo attivo nel curriculum un programma del passato di tutto rispetto quale Ok il prezzo è giusto, mentre più recente la si è vista apparire come concorrente a La Talpa quando questo andava in onda ancora su Rai 2. “Contro” di lei, Federica Nargi e Cristina Chiabotto erano a due passi dall’accedere al programma, ma sul finire di tale agguerrita sfida Alessia Ventura è riuscita a spuntarla, accaparrandosi il posto a Mezzogiorno in famiglia per diventare nel prossimo inverno il nuovo volto di riferimento per l’oroscopo di Paolo Fox, che poi è il principale motivo per cui si segue il programma di Guardì.

Luciano Onder licenziato: non condurrà più Medicina 33

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Buongiorno, e benvenuti a Medicina 33

Luciano Onder silurato da Medicina 33: troppo vecchio per andare avanti

La notizia è di quelle che ti lasciano letteralmente fuori dai panni: Luciano Onder è stato silurato. Si, non condurrà più Medicina 33. E lo so che la maggior parte della gente liquiderà la cosa con ridondante chissenefrega, ma per alcuni di noi poter anche solo pensare che una pietra miliare come Luciano Onder sia stato fatto fuori dalla Rai è quasi come decidere di abbattere il famoso cavallo morente di Roma Saxa Rubra, in bilico da decenni tra la morte e la vita ma che potrebbe venir fatto fuori soltanto da un improbabile attacco atomico. E non interessa nulla al direttore Gubitosi che lo stesso Onder ha da poco ottenuto una laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia proprio grazie al contenitore medico del TG2, perché per lui è troppo vecchio per poter andare avanti.

Probabilmente, ancora prima di poter concepire l’approdo della medicina in televisione il nome di Luciano Onder era già stato dato per certo, visto che regge le sue interviste su Rai 2 da tempo immemore dimostrando una salda salute fisica, alla faccia dei 71 anni di vita alle spalle. Diciamoci la verità, vedendolo gli avremmo dato al massimo una sessantina d’anni – eccezion fatta per l’occhietto cadente che potrebbe tradirlo -, e gli anni di vita che, a guardarlo in faccia, ancora gli daremmo supererebbero con discreta nonchalance i quattro decenni pieni, anche in virtù dell’accumulo di informazioni raccolte che potrebbero benissimo fargli fare a meno di consultare un medico. Per qualunque cosa.

Tanti soldini per il cambio di guardia! Benvenuta spending review…

Il giovanilismo che invade la Rai ha imposto un cambio di guardia per mere motivazioni anagrafiche, o almeno così riporta Dagospia che ha lanciato in esclusiva la notizia. Ci sarebbe infatti già pronto un baldo giovine sostituto, la cui l’identità è ancora ignota, che non si sarebbe fatto sfuggire il presidio del prestigioso salotto medico di Rai 2 anche in virtù del virtuoso e cospicuo cachet a lui riservato, che dovrebbe ammontare a ben 400.000€ annui (alla faccia della spending review), a fronte dei soli 500€ a puntata per 4 puntate mensili riservate all’uscente Luciano.

Scardinare uno come Luciano Onder dalle due men’un quarto del pomeriggio è un po’ come chiedere alla notte di fare a meno di Gigi Marzullo; semplicemente non è fattibile. Ci provarono, una volta, a mandare Marzullo fuori schermo, ma fu talmente alto il disagio provato dai nottambuli di Rai 1 che per evitare suicidi a tarda ora si dovettero stringere i denti e farlo ritornare in video, perché certe abitudini sono dure a morire.

E poi diciamocelo anche che certi vecchietti fanno buona compagnia soprattutto quando, ad ora di pranzo, discutono senza pregiudizi di emorroidi, gengive sanguinanti e residui nelle feci. Perché da un anziano certi discorsi ce li si aspetta, lo sappiamo che sono pieni di acciacchi e che ad una certa età alcune caratteristiche fisiche degenerano verso lidi non proprio appetitosi, mentre dalla gente più giovane ci si aspetta una certa discrezione, soprattutto ad ora di pranzo. E vogliamo poi porre l’accento sul risparmio che Onder garantiva alle casse della tv pubblica? Molti di noi rimarranno con l’amaro in bocca; alcuni di noi seguiranno le gesta del nuovo individuo fino a quando questo non giungerà al suo primo centenario. Buon giorno per sempre Luciano, faro della nostra ipocondria.

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Un italiano ad X Factor Uk: Andrea Faustini ci prova e ottiene 4 si

Andrea Faustini X Factor
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Andrea Faustini X Factor Uk

X Factor UK e Albania: il mondo ama i volti emergenti italiani

Ottima annata questa per gli aspiranti interpreti italiani in cerca di fortuna all’estero! Eh già, perché fuori dai confini nazionali non arrivano soltanto scienziati, studenti, camerieri e raccoglitori di frutta in giro per le campagne australiane, ma sembra proprio che ha dare lustro al Bel Paese comincino a sommarsi nuovi cantanti che tentano, vincendo, la strada dei talent show in giro per il mondo. Due diverse edizioni di X Factor per 4 cantanti italiani che, giunti per caso o per volere in Albania ed Inghilterra, hanno stregato i giudici locali con la loro duttilità vocale esportando quella capacità di tenere la scena in alcuni casi già vista anche in Italia, ma che ora trova nuovo sfogo in quei posti dove l’italiano non è lingua madre.

Matteo Brento, Ylenia Iorio e Manuel Moscati li avevamo già sentiti nominare quando una fuga di informazioni ci ha messo al corrente della loro entrata ad X Factor Albania, nazione a due passi dalla Puglia che da sempre nutre un forte interesse verso verso la nostra cultura ma anche verso il nostro modo di fare televisione, spesso emulato o addirittura importato con copie (quasi) esatte di alcuni popolari contenitori made in Italy. A questi tre, si potrebbe aggiungere ora un quarto nome che gli spettatori di Ti lascio Una Canzone avranno sicuramente già sentito nominare essendo lui uno dei tanti ragazzini ora cresciuti che, soltanto fino ad una manciata di anni fa, si divertivano a giocare sul palco sotto l’ala protettiva di Antonella Clerici.

Da Ti Lascio Una Canzone a X Factor UK: pelle d’oca per Andrea Faustini

Ora invece tocca volare alto, l’età avanza ed anche le ambizioni trovano terreno fertile; sarà per questo che Andrea Faustini ha deciso di viaggiare fino in Inghilterra per tentare la carta di X Factor UK, e gli entusiasmi della prima – che potete verificare dando un’occhiata in basso al video del provino  gli sono fruttati una valanga di complimenti ed i fatidici quattro Yes che garantiscono di diritto l’entrata alle successive fase dei casting.

Dopo i primi vocalizzi costruiti sulle note di Who’s Lovin You dei Jackson Five, lo stupore per la potenza vocale del ragazzo ha piacevolmente stupido Simon Cowell e gli altri tre giudici seduti al bancone, con tanto di videata esterna e ripresa su de ragazze che manifestavano pelle d’oca all’ascolto. Dopo essersi beccato un “I’m lovin you” da Cheryl Cole, Andrea è uscito dall’aera provini accolto da applausi ed entusiasmi che ben fanno sperare per il futuro del ragazzo nel talent show.

Era questa soltanto la prima fase dei provini, ma se i tanti Yes e gli applausi scroscianti continueranno fino agli Home Visit le probabilità di vederlo ai live show salirebbero di molto, e diverrebbe ufficialmente il quarto italiano ad aver conquista un posto ad X Factor nel mondo in una sola annata. E quando si tratta di Italia nel mondo, sono queste le belle notizie che volgiamo ascoltare!

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Al Festival di Castrocaro tanto rumore per nulla: Pupo agitato, Sgarbi mattatore e il senso vola via

festival di castrocaro

Festival di Castrocaro 2014: vincono una 16enne ed uno Sgarbi mattatore

E’ sera tarda, da poco la cinquantasettesima edizione del glorioso Festival di Castrocaro è giunta a termine con la vittoria di Alina Nicosia, ragazzina in apparenza timida e impacciata che esordisce per la prima volta difronte al grande pubblico alla tenera età di 16 anni, così come accadde qualche tempo fa a Gigliola Cinquetti, per l’occasione seduta al bancone della giuria.

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Logo festival di Castrocaro

Non è ancora mezzanotte, manca un quarto d’ora pieno allo scattare del nuovo giorno sul calendario, ma la proclamazione della vincitrice è già avvenuta con la solita retorica del caso, premio in mano, brano inedito da eseguire, applausi ed euforia da parte del gasatissimo Pupo che quando si cimenta nella conduzione, non si capisce come mai, tende sempre ad alzare il gomito millantando sfide anche quando queste non ci sono. Una finale così anticipata non è di per sé un male, anzi, in genere si auspica sempre che i programmi televisivi si riassumano in tempi più brevi, ma in questo caso una chiusura così rapida della serata sembra quasi un regalo allo zoccolo duro di Rai 1 che senza dubbio avrà seguito lo spettacolo, cucito evidentemente seguendo il gusto di una platea attempata.

Sarebbe oro se le serate di Sanremo si chiudessero prima di mezzanotte, ma questo è uno di quei traguardi che difficilmente si raggiungeranno a breve, sarebbe invece meno auspicabile vedere Pupo a condurre Sanremo; sempre col fiato sul collo, inseguitore delle gare a tutti i costi e quasi mai sul pezzo, Enzo Ghinazzi non si è smentito nemmeno in questa breve serata in diretta. Cantante di successo lo è stato, questo è vero, ma in circostanze come queste più che preoccuparsi di condurre ha sempre puntato ad imitare i conduttori, quelli veri, quelli che le serate le reggono con la sola imponente presenza scenica. Pupo, purtroppo, è un conduttore da strada, uno di quelli che stanno bene tra la gente ma che finiscono per impacciarsi sul palcoscenico, e che quasi grottesco sembrava quando cercava di scaldare una platea a tratti sonnecchiante animata da un unico mattatore che non era Pupo.

Vero showman involontario della serata si è rivelato Vittorio Sgarbi, che stranamente si è fatto sfuggire una sola parolina ficcante dopo aver parlato d’arte e territorio. Più che al Festival di Castrocaro sembrava di assistere ad una sagra di paese con una bella scenografia ed un comico involontario, Sgarbi per l’appunto, che dopo essersi fatto comodamente i tuberi suoi giocherellando con lo smartphone si complimenta col conduttore per la rapidità della serata, che probabilmente avrà immaginato di vedere tra un accesso a Facebook, un’avance alla signorina accanto ed un punzecchiamento a Gigi D’Alessio.

Un senso di irrisolto nella macchina di Castrocaro

Nulla da dire sulla giuria, per l’appunto composta da Gigi D’Alessio, Gigliola Cinguetti (che molto ricordava i suoi figli a Pechino Express) e da un Giancarlo Magalli gentilmente imprestato da Michele Guardì, i quali giocavano a togliersi il sassolino dalla scarpa gettandolo in aria e nascondendo la mano. Casualmente, o forse no, i tre veterani dello spettacolo italiano edulcoravano i loro pensieri fingendosi terrorizzati dall’esprimere giudizi, un po’ come accade con la giuria di Tale e Quale Show, e per non far scendere la lacrimuccia al concorrente di turno si divertivano a dare il voto di risulta, quello non decisivo, allo sfigato arrivato secondo, quasi come se dovessero farlo per contratto.

Ed i ragazzi tutti bravi eh, si sono visti ed ascoltati volti con un che di interessante, peccato non ci sia stato il tempo di comprendere appieno i loro brani inediti. Se si prendesse un vecchio cd di un artista mai ascoltato prima e se ne mettessero i brani in ripetizione random nello stereo ci sembrerebbe di ascoltare ronzii fastidiosi che colmano di aria la testa, ed è questo quello che è accaduto lanciando i cinque finalisti uno dietro l’altro intervallati soltanto da un Pupo agitato ed urlante, che di tanto in tanto si ingoiava le parole facendo avvertire la sensazione che il segnale fosse saltato.

E’ soltanto un vecchio evento estivo, certo, non si può pretendere mica molto dall’organizzazione che evidentemente si è lanciata in un lavoro impegnativo, ma si tratta di un evento che è stato circondato dal contorno di una scenografia a dir poco imponente, grande e bella, che suscitava la sensazione di assistere ad uno spettacolo realizzato in studio. E invece la magia si interrompeva ogni qual volta la telecamera si spostava sulla piazza, davvero encomiabile anche quella e ben descritta dalle competenze di Vittorio Sgarbi, ma i due elementi finivano per cozzare tra di loro, essendo lontani nello stile ma anche nella storia…

…E la storia prende il sopravvento

Eh già, la storia del Festival di Castrocaro è a dir poco grandiosa, Iva Zanicchi, Eros Ramazzotti, e la stessa Gigliola Cinquetti, per citarne alcuni, sono nati e poi cresciuti grazie all’opportunità offerta da quello che una volta era tra i più grandi festival d’Italia, ma che oggi sembra essersi abbandonato ad un passato che non c’è più andando avanti per inerzia. Non si sente più il brivido di scoprire nuove potenziali star che diano lustro alla musica italiana ma ci si accontenta di quelli che lo sono stati nel passato, e ne sembrava cosciente anche lo stesso Pupo quando ha lanciato un appello a Carlo Conti, cocchiere del Festival di Sanremo 2015, di rispolverare quel legame che un tempo collegava a filo continuo le due manifestazioni.

Sembra assurdo che, nell’era dei talent show, l’unico vero talent show concepito appieno in Italia non riesca a rendersi attuale nel linguaggio, nei mezzi, ma soprattutto nella ricerca dei cantanti, o magari degli autori, perché non dimentichiamoci che il Festival di Castrocaro ha sempre dato spazio a nuovi testi e nuove musiche portando ricchezza di contenuti nella discografia locale ed internazionale. Ecco, si parla sempre di cercare un talent show per autori di musica e canzoni, senza poi rendersi conto che oggi, in Italia, qualcosa che potrebbe brillare in tal senso è proprio il vecchio Festival di Castrocaro, che ha bisogno di una valvola per gonfiarsi e tornare a crescere, visto che da troppo tempo ha smesso di farlo.

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Diventare una casalinga perfetta secondo Barbara D’Urso – foto tutorial

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barbara d'urso senza trucco
Barbara D’Urso senza trucco

Le faccende domestiche? Ce le insegna Barbara D’urso! Foto-tutorial con i segreti della casalinga di Cologno

Ma quanto siamo banali noi, gente sciatta e sempliciotta, incapaci da soli di dare brio alle nostre vite portando ventate di novità nella ripetitiva banalità delle monotone attività quotidiane? Dovremmo tutti prendere esempio da certe grandi star internazionali, come ad esempio dalla sempre creativa Barbara D’Urso (dite che non sia internazionale? andate un po’ a chiederlo agli albanesi!) che anche in tema di faccende domestiche ne ha davvero tante da insegnare e tutte con il cuore, ma anche con qualche arnese alla portata di tutti – perché lei è la diva dellaggente – che di sicuro ci aspetta in qualche meandro oscuro dello sgabuzzino delle scope.

Perché il vivere quotidiano non è mica cosa alla portata di tutti; c’è chi spazza a trecentosessanta gradi senza dedicare due minuti a se stesso, per altri la prassi è vivere agghindati di marchi con la sporcizia sotto i piedi, alcuni ci rinunciano in partenza chiamando colf o genitori anche quando non potrebbero permetterselo. E poi c’è lei, stacanovista dei tempi moderni, che riesce a condurre Pomeriggio 5 mentre fa la lavatrice, cucina la pappa per i cagnolini del canile e ripassa lo smalto sulle unghie della sua truccatrice, il tutto mentre con l’alluce sinistro regge lo specchietto con cui controlla eventuali ciuffi fuori posto.

Arriva su Facebook la sosia di Raffaella Fico: “Siamo uguali”, e guadagna 25 mila like

Eh già, dev’essere davvero dura la vita di Barbara D’Urso, multitasking più dotata di un iPhone, onnisciente della cronaca e di vita, onnipresente dovunque ci sia comunicazione, dalla tv alle edicole, dalla radio alle comare, e dalle comare che ascoltano Radio Maria (Carmela), ma imparare ad essere come lei, ve lo garantiamo, non è affatto impossibile. Certo, per raggiungerla e mettersi al suo pari ci vorrà forse più del tempo che la vita intera ci mette a disposizione, ma crearsi le giuste basi è più fattibile di quel che si pensa, basta seguire con attenzione e dovizia i dettami imprescindibili del suo stile di vita. E li trovate tutti qui, nel foto-tutorial delle faccende domestiche secondo Barbara D’Urso. Buona lezione!

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Gianni Morandi, rimebri ancor quell’autoscatto? Si chiama selfie!

Gianni Morandi
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Gianni Morandi autoscatto

Gianni Morandi, quello che hai fatto si chiama SELFIE!

A volte le mode colgono nel segno talmente tanto efficacemente da diventare prassi comune, ma quando poi qualcuno ci si discosta anche solo un pochettino ecco che quel comportamento, quella parola o quel modo di fare non passa inosservato. E Gianni Morandi dal canto suo, per quanto sia un personaggio sempre attuale e che ben sa come muoversi sui social media, ogni tanto sembra riemergere dal passato lasciandosi sfuggire paroline ormai uscite fuori dalla quotidianità e poi sostituite con l’inglesismo corrispettivo, come la parola Autoscatto che ormai neanche Giorgio Napolitano usa più.

Eh si Gianni Morandi, autoscatto è obsoleto, è qualcosa di archiviato, è un lemma che ormai resta solo registrato in qualche vecchio e polveroso vocabolario inventariato su qualche vecchio scaffale negli uffici dell’Accademia Della Crusca: caro Gianni, oggi si dice SELFIE! Ed è d’accordo anche Matteo Renzi sull’adozione di questo splendido, moderno, comprensibile ed immediato vocabolo inglese interiorizzato nella moderna lingua della Republica of Italy! E non verrai mica a dirci che quella foto l’hai scatta con una vecchia fotocamera digitale, vero? No, perché in quel caso sarebbe da archiviare anche te, le tue canzoni, e quel bellissimo albero che ti spunta dietro la testa in qualche teca trasparente di un vecchio museo abbandonato!

Ironia spicciola a parte, ci sono delle situazioni involontarie che spesso, quasi senza darci il tempo di rendercene conto, ti portano a riflettere su dei mutamenti delle abitudini che ad una rapida occhiata sembravano superficiali, ma che in realtà segnano in maniera più incisiva di quel che si pensava la vita di ogni giorno. Era molto tardi quando, ieri sera, mi soffermai a leggere quelle righe di ringraziamento che Gianni Morandi ha dedicato al suo milione di utenti che giornalmente lo seguono via Facebook, ed anche a quei blog e siti internet che hanno dedicato al cantante di Monghidoro un articolo per il raggiungimento della soglia del milione, avvenuto soltanto qualche giorno fa. Fin qui tutto normale, se non fosse che quel suo selfie è stato accompagnato in chiusura della obsoleta parola “Autoscatto“.

Oh Italia, rimembri ancor quell’autoscatto…

Ma da quanto tempo non la sentivamo pronunciare questa parola? Non si capisce bene chi abbia dato il là al lancio ufficiale nella comunicazione italiana della parola selfie, fino a qualche mese fa sconosciuta ai più ma che ora è diventata talmente comune che quasi avevamo dimenticato l’esistenza di una sua corrispettiva nella lingua di Dante. E non è solo questione di parola, perché la rivoluzione selfie ha mutato in noi la concezione che abbiamo di fotografia, perché l’autoscatto lo si faceva al compleanno del nonno impostando il conto alla rovescia nella vecchia macchina a rullino, ma anche nelle più recenti fotocamere digitali compatte; al massimo, gli autoscatti erano il vezzo dei cosiddetti “bimbiminchia” che a suon di duck face (muso a bocca di gallina) davano lustro ai loro bagni autoscattandosi fotografie difronte allo specchio col piede sul coperchio del gabinetto.

Poi, ad un certo punto qualcosa si è inceppato, e la normalità ha voluto che tanta gente, la nuova gente normale – vip in primis -,  iniziasse ad aprire la fotocamera frontale dello smartphone per dare di scatto in pose assurde, a volte volgari, altre volte divertenti o fintamente fuori dalle righe. Selfie al lago, selfie al concerto, selfie col gatto, selfie con le olive, selfie di qua ma anche di la, selfie, selfie, selfie… Selfie. Perché anche il nome è cambiato. L’autoscatto era da sfigati, il selfie è moderno ed al passo con i tempi. Alla fine un po’ tutti ci siamo fatti contagiare, ed anche Gianni Morandi non si è tirato indietro nel dedicare ai propri fan il selfie di turno scattato rigorosamente con lo smartphone (lo dimostra il braccio teso alla sinistra della foto), ma Morandi è pur sempre un uomo d’altri tempi. Per lui, e per pochi altri, quella cosa si chiama ancora Autoscatto.

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Autoscatto Gianni Morandi (clicca per ingrandire)

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Velvet batte Il Segreto: perché bruciarsi per rincorrere sfide inesistenti?

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Velvet

Velvet batte Il Segreto: le mosse azzardate non sempre vanno a buon fine…

Il dubbio era lecito, la certezza è arrivata: Il Segreto è stato battuto da Velvet. Avevamo espresso i nostri dubbi sulla sfida televisiva lanciata ieri sera da Rete 4 in questo articolo di martedì, quando sembrava già evidente come mandare in onda uno speciale de Il Segreto per arginare la nascita di Velvet poteva ritorcersi contro la soap di Canale 5, anche in virtù del fatto che, quelle stesse puntate in onda eccezionalmente ieri sera, sarebbero state poi normalmente rimandate in onda nel corso della programmazione usuale. Questa volta, al contrario di quanto accadde nel mese di maggio con Legàmi, il pubblico ha mal accolto quest’ulteriore stravolgimento di palinsesto dell’ultimo minuto, regalando a Rai 1 la vittoria con buon argine di scarto.

Sorvolando sul prevedibile monopolio di ascolti della Champions League, che ha chiamato a se circa 4.815.000 spettatori con il 22.38% di share, la vera sfida consumatasi ieri sera stava nell’accaparrarsi quella parte di pubblico femminile che non digerisce le partite di calcio, facendone uscire Velvet vincitrice con il 13.46% e 2.820.000 persone incollate su Rai 1 a seguire le nuove gesta di questi – fino a ieri – sconosciuti attori spagnoli. Per Il Segreto la sconfitta si è realizzata con soli 2.093.000 spettatori e il 10.22% di share, ben tre punti pieni al di sotto del concorrente Rai.

Matti direttori che rincorrono sfide inesistenti!

Nel considerare l’inutilità della mossa fatta in casa Mediaset c’è anche da notare la diversa collocazione nel palinsesto delle due soap opera spagnole, per altro trasmesse entrambe in patria sullo stesso canale. Se in fatti per Il Segreto gli arrivi in prime time sono abbastanza frequenti, è pur vero che si tratta di una soap opera concepita per le fasce orarie del day time, con una programmazione quotidiana ed episodi diluiti in maniera tale da risultare avvincente giorno dopo giorno, senza svelare eccessivamente per poter allungare il brodo del discorso almeno per un annetto intero. Velvet invece è nata seguendo una formula condensata, con una storia da raccontare in soli 15 episodi (di cui uno già andato) e che, per quanto in Spagna abbia ottenuto numeri davvero molto alti sfiorando i 5 milioni di spettatori, non potrebbe mai dare problemi alla “concorrente” di Canale 5; le vicissitudini dei magazzini Velvet si esauriranno molto prima. La rincorsa alla sfida a tutti i costi ha dato i suoi frutti: la sfida non esiste, inutile rincorrerla.

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Doppio appuntamento per Pechino Express 3: ma che gran bel modo per inaugurare la stagione!

Concorrenti Pechino Express 3

Doppio appuntamento per Pechino Express 3: gli sguardi sono già incollati allo schermo

Buone notizie per i drogati di Pechino Express: la terza stagione torna con un doppio appuntamento. Eh già, perché per chi segue assiduamente le gesta dei viaggiatori e le battutine velenose di Costantino Della Gherardesca, un doppio appuntamento è proprio quello che ci vuole per inaugurare (e fidelizzare) il nuovo e tanto atteso percorso Ai Confini Dell’Asia, che quest’anno dovrebbe arricchirsi di personaggi a dir poco esaltati che potrebbero regalare perle degne dei peggiori ladrocini de La marchesa e il maggiordomo, quest’ultimo cavia dell’eccentricità della sua padroncina.

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Pechino Express 3: A confini dell’Asia

Come dimenticare scene quali la fuga dal ristorante dopo aver comodamente ordinato del tè (o forse era caffè?) e stuzzichini per colmare il languore nello stomaco della Daniela D’Aragona, simbolo di un’intera stagione di Pechino Express che ha dovuto la sua fortuna proprio all’eccentrica (e forse poco autentica) nobile romana, affarista con comprovate esperienze nel prendere la realtà e rimodellarla secondo le linee della sua fantasia… In pratica, una Steve Jobs molto alternativa. Tornando alla nuova stagione, di cui proprio in questi giorni stanno passando su Rai 2 i primi spot che fanno letteralmente tremare le gambe degli appassionati, belle sorprese dovrebbero uscire dall’accoppiata della Cattiva Angelina – una delle sconosciute innestate quest’anno nel gioco – , dal rapper Clementino e dalla Cougar Eva Grimaldi che, come lo stesso Costa comunica dalle pagine di Reality&Show, dovrebbero essere i tre che più di tutti colpiranno in “Follia e creatività psichiatrica“. 

Tra farmaci e Pechino, siamo tutti un po’ drogati

Tanti farmaci nel valigiotto da viaggio, ce li aveva già mostrati nel video di presentazione diffuso qualche tempo fa (e che trovate a questo link), perché dev’essere davvero dura sopportare la mancanza di farmacie per un farmacomane come Costantino. Ad ognuno il suo, per Costa la droga sono le confezioni di medicinali, per noi (o meglio, per me) la dipendenza da Pechino Express cominciava duramente a farsi sentire vista la mancanza dagli schermi forse troppo prolungata. Illuso di poter rivedere le gesta le gesta degli eroi della seconda stagione in una effimera replica andata in onda in questi martedì estivi in seconda serata, non si sa come e non si perché, ad un certo punto, quando la gara era ormai arrivata agli sgoccioli, su Rai 2 se ne sono letteralmente perse le tracce. Inutile parlare dei nervi a fior di pelle.

Eh no Costantino, non si può bloccare la messa in onda di un programma così coinvolgente proprio quando manca un soffio alla finale! Certo la colpa non può essere del Della Gherardesca, lui, poveretto, il massimo che può fare è seguire i viaggiatori facendosi paradossalmente più male dei protagonisti, fatto sta che la vecchia e saggia Rai 2, dopo il malcontento delle mezze repliche bloccate oltre la metà, ci tiene davvero a rimediare lasciandoci appassionare per due sere consecutive alle gesta dei nuovi viaggiatori: così ci piacciono le cose! Sarà dura combattere con la mamma, la nonna, o la zia che vorranno cambiare canale e che forse mal digeriranno gli affanni di Costantino, ma per noi “pechinesi” mai scelta fu più delizia. Appuntamento per domenica 7 e lunedì 8 settembre; stay tuned!

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Il Segreto su Rete 4 contro Velvet su Rai 1: sfida a colpi di soap dove la guerra non esiste

Velvet rai 1, il segreto canale 5
Velvet rai 1, il segreto canale 5
Velvet rai 1, il segreto canale 5

Velvet “vs” Il Segreto: guerra tra soap per due produzioni che non saranno mai in guerra

La confusione che ha provocato l’approdo de Il Segreto nel Bel Paese sembra quasi non avere limiti, e continua ad ingarbugliare anche i palinsesti delle reti concorrenti. Dopo l’insuccesso di Legàmi, Rai 1 continua a rincorrere le soap opera proponendo questa volta Velvet, serie spagnola d’altri tempi che, neanche a farlo apposta, in patria viene trasmessa sulla stessa rete in cui vanno in onda le vicissitudini di Pepa e colleghi vari. Sarà forse che tale genere stà dando alla testa non solo dei telespettatori, ma anche e soprattutto dei direttori di rete disposti ad ingarbugliare i palinsesti pur di rincorrere quel piccolo punto di share in più, fatto sta che, dopo un’improvvisa anticipazione della messa in onda di Velvet per accaparrarsi un potenziale pubblico femminile, anche per Rete 4 è stato deciso un repentino cambio dell’ultim’ora, uno dei tanti a cui Mediaset ci ha abituato. Continue reading “Il Segreto su Rete 4 contro Velvet su Rai 1: sfida a colpi di soap dove la guerra non esiste”