Ma vai a vincere un Oscar con Leonardo DiCaprio, vai! Ah, no…

È ufficiale: da oggi il “Ma vai a vincere un oscar con Leonardo DiCaprio” perde definitivamente il suo status di insulto.

Forse il mondo non lo avrà notato perché stava dormendo (questi americani, sempre alternativi), o perché nel frattempo sarà saltata la connessione internet, ma nel cuore della notte l’insonne Leonardo DiCaprio ha smesso finalmente di frantumare gli specchi dell’Academy degli Oscars, portandosi a casa la famosa statuetta dello zio. E senza nemmeno rubarla dalla teca.

Sul perché tutto questo sia accaduto in piena notte e non in prima serata, come saggiamente accade coi nostri Oscar di Sanremo, posso solo fare supposizioni; magari Leonardo DiCaprio è talmente pudico da vergognarsi di essere guardato senza photoshop. Più probabilmente però, ci sarà voluto tempo per rimpinzare la classica bustarella che noi italiani conosciamo bene (perché Di Caprio è italiano come Madonna, giusto?). Fatto sta che stamani, per la prima volta dopo 23 anni di consuete gif dal faccino irritato, le carte in tavola hanno cambiato destinazione, e dare dell’Oscar di DiCaprio a qualcuno, da insulto, è stato declassato a ironia du passé.

Leonardo DiCaprio, premio Oscar 2016 per ilboh. Il mondo è capovolto

Un bel colpo per tutti noi, che già stamani eravamo ben svegli e consci di poter insultare ancora una volta il collega stupido dandogli dell’Oscar di Leonardo DiCaprio, salvo poi cercare in fretta e furia nuovi epiteti sulla pagina di Selvaggia Lucarelli onde evitare di passare come quelli vetusti dalle battute in naftalina. Ma è anche la stessa Selvaggia Lucarelli che stamani non sapeva dove sbattere la testa vista la sconvolgente notizia, tanto da finire per paragonare il povero attore d’oltreoceano alla nonnina con l’anca sbilenca, e al figlio fannullone che si fa le canne in Spagna.

Oscar 2016 Leonardo dicaprio, selvaggia lucarelli
Oscar 2016 Leonardo DiCaprio, pagina di Selvaggia Lucarelli

Una notte di follia ed emozioni che avranno in visto in quattro gatti (chi vuoi che sia sveglio alle 2), attesa come se fosse una qualunque finale dell’Eurovision Song Contest ma dai risultati sconvolgenti, antropologicamente parlando, per l’enorme virata non prevista degna di Cristoforo Colombo.

Ogni certezza è svanita in una notte, nella notte degli Oscar 2016.

Leonardo DiCaprio, proprio lui, quello delle faccine brutte nelle gif, quello che si lascia annegare per assecondare le manie di grandezza di Rose, quello che ridacchia di Lady Gaga seduto come un qualunque anziano al tavolino del circolo CGIL; proprio lui, quello col visino tenero e puccioso che uccide l’orsone (di peluche) brutto e cattivo. Leonardo DiCaprio ce l’ha fatta a cambiare la sua vita, a vincere il suo premio Oscar. Ora tocca a noi superare questo venerdì santo di passione cercando nuovi insulti, affinché un tale delicato momento di passaggio possa essere narrato dai posteri come la Pasqua dei profeti Hollywoodiani.