Lunedì scemo – Un lunedì da Neet. Uno scemodì

Bah, odio il lunedì. Come tutti d’altronde… Che giornata scema, è proprio un lunedì scemo. Uno scemodì januvia online.

Scherzetto! Non è vero, perché a me, francamente, del lunedì non me ne importa un fico secco. E non perché sia uno snob alternativo o un hipster accattone in fila da H&M, ma proprio perché per me, il lunedì, è paro paro ad uno qualsiasi degli altri giorni della settimana. Mi sveglio quando mi pare, non ho scadenze da recuperare, me ne frego di prendere in tempo i mezzi perché tanto non devo andare da nessuna parte, e per giunta nemmeno mi ubriaco a schifo lungo lo stremante e appena scorso fine settimana! Che ragazzo modello.

Perché il lunedì è l’altra faccia del Neet: non c’hai ‘na mazza da fare manco in quel giorno lì. DRIN DRIN: suona la sveglia, sono le 11! L”ora giusta per rigirarsi dall’altra parte del letto. Su cosa voglia dire quel “Neet” poi, possiamo dilungarci in elucubranti formulazioni verbali simili a quelle enunciate da un tale ex dirigente scolastico che, prendendomi inaspettatamente dirimpetto, mi ha intrattenuto oltre un’ora e mezza sfoderando un mappazzone di saccenti nozionismi approfittando delle Giornate FAI di primavera. Ecco, questa era un’elucubrante formulazione verbale. Ma i Neet, vogliamo parlare dello scemodì – pardon, lunedì – dei mitici/mitologici Neet?

Un lunedì scemo per il Neet dalla domenica infinita

Saggi post facebookanti – letti rigorosamente alle 12.30, ancora crogiolati nel lettino – lamentano di colleghi scontrosi, automobilisti impacciati, gente che sclera e gente che va vomitando i rimasugli delle esaltate serate di prima. Gente che, davvero scemamente, decide di riposare per soli due, a volte un giorno a settimana per fare quella cosa noiosa, e assolutamente evitabile, che si chiama lavoro. Sì, lavoro, perché chi studia non lavora ma si diletta.

E mentre il mondo ha già sfornato panelle e oroscopi di Paolo Fox, il lunedì del Neet comincia con una ricca colazione a base di pasta al forno avanzata dal giorno prima, una seduta sul divano con la chiappa scomposta e un’alzatina ogni mezz’ora, giusta giusta per spostare il sedere sul water rigorosamente ghiacciato. Ecco, il water, questa sì che è una piaga della società moderna: si deve pulire. Ma dico, lo si deve fare per forza? Non si fa prima a gettarlo via e comperarne un altro, come ben insegna un secolo di consumismo, piuttosto che infilare la mano tra l’odoroso frutto delle viscere? Ah già, ma siamo Neet… Ci pensa la mamma.

E allora si torna a tavola, si mangia, si guarda Caterina Balivo e si cambia canale finendo a Uomini e Donne – e allora si torna indietro su Rai 2 perché Maria De Filippi anche no. E mentre Titti e Flavia sorridono indicando il watere non guardano il dito, ma proprio l”cqua gialla che c’è nel water -, ecco che la mente ritorna alle deiezioni della ritardata mattinata, e dunque all’impegno di scaldare il divano precocemente abbandonato, da riprendere prima che la forma flessa del cuscino scompaia. E così via, fino alla sera, girandosi da un lato e spostandosi dall’altro, watshappando sugli impegni degli altri e fingendo di averne mille, che però non esistono.

Ah, gli impegni… Tocca trovarseli di scemodì.

Ma a furia di pensare e ripensare, vuoi che non ne venga fuori davvero uno di impegno? Ma certo, ed eccolo qui! Creare una bella rubrichina tutta dedicata al lunedì – che poi altro non è che una domenica infinita – da regalare a tutti quelli che, poi vai a capire perché, il lunedì lo odiano sul serio. Ma non come io odio Maria De Filippi o il mio ex dirigente scolastico, ma proprio sul serio serio. Ed è allora che il mio fanc**zismo incontra la vostra inettitudine del lunedì, e diventa un lunedì scemo da pubblicare ogni lunedì. Pieno di cacchiate, ovviamente, mica cose serie. Uno scemodì.

Dunque Facebeccatemi sulla mia pagina ufficiosa (che trovi se clicchi qui) (lo hai fatto?) o cinguettatemi sul mio Twitter poco usato (ma prometto che mi impegnerò di più, giuro), perché è bello scambiarsi emozioni in un giorno tanto inutile, ma così chiacchierato come manco fosse un miracolo della madonna di Lourdes. L’appuntamento con il primo – vero – Lunedì scemo è fissato per la prossima settimana, (guarda caso di Lunedì!), con l’intento di imparare ad odiare anche io questo coso strano che si dice inizi con la L. Ma davvero eh. Che poi Neet, in dialetto, vuol dire soffiarsi il naso.

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