Toh, ho creato un blog pieno di Pillole di Vito. O forse saranno pillole di Google?

Toh, ho creato un blog.

Gratuito, per giunta. Ma che cosa originale, innovativa, piena di creatività e di immagini, link e notizie mai viste prima in giro per quel bel gruzzolo di migliaia di blog amatoriali sparsi per la conosciuta rete internet! E non stiamo parlando di “deep web“, dove l’originalità sfiora, anzi supera, i limiti della legalità, ma di quella piccola punta dell’iceberg dove tutti passiamo interi pomeriggi crogiolati dai teneri servizi di mamma Google che ci offre a dir poco la qualunque, che ci tiene lontana dall’orco brutto e cattivo e che, guarda caso, fa apparire con un magico “POUFF” dal profondo nulla tutto quello che proprio qualche minuto prima stavamo cercando sul suo motore di ricerca… Ma come farà mai questa Google a conoscerci così bene?

Pillole di vito logoCi conosce talmente bene che ci viene incontro anche quando noi stessi non sappiamo cosa vogliamo. Voglia di tonno alle arance con alicette in salamoia? Sì, tanta, ora che ho adocchiato quasi per caso quel banner che mi propone tale cibo “esotico” che altrimenti non m’avrebbe mai solleticato neanche lontanamente le papille ed i neuroni! E per la ricetta? Ma ovvio, giretto su Google! Siamo talmente dipendenti da questa strana isola felice che abbiamo scelto di trasportarcela su smartphone, orologi intelligenti e quasi quasi anche in televisione, oltre che sul vecchio schermo del computer puntualmente equipaggiato con il buon vecchio Google Chrome. E ci conosce talmente bene che fa per noi tutti i lavori sporchi che non abbiamo voglia o intenzione di fare, come tradurci un testo dall’inglese all’italiano, o anche fare la parte complicata nella creazione di un blog, tutta quella roba che consiste nell’acquisto di un dominio, nella scelta di una valida piattaforma su cui buttare giù i nostri pensieri ma anche tutta quella bella parte grafica che solo in pochi – io no di certo – sono in grado di progettare e curare. 

Cos’è dunque questo spazio sul quale, per fortuna, per caso, o forse per volere, quel qualcuno (che sono io) stava poco fa scrivendo e quel qualcun altro (che trovi allo specchio) sta ora leggendo? Uno spazio su Google, questo senza dubbio, creato con l’ausilio di una piattaforma fornita da Google (vabbè, ora è Altervista, ma ai tempi si trattava di Blogger) raggiunta dopo una rapida ricerca su Google, ed in cui tutto quello che verrà scritto o ideato da queste manine che ora battono sulla tastiera sarà “progettato” nei limiti del possibile nella speranza che finisca, guarda un po il caso, tra i risultati di ricerca di quella stessa Google che ne ospita gli spazi. Un lavoro forse non indifferente per guadagnarsi una stringa di parole almeno nella prima top 10… di pagine. 

Si, ma in merito a cosa ci dovrebbe finire nei risultati di ricerca? Bella domanda questa, una di quelle in puro stile Marzullo che chiede di chiedersi qualcosa tentando di trovare una risposta, anche quando una risposta non c’è. Ed in questo caso la risposta c’è? Se ad una domanda si risponde con un’altra domanda, forse, probabilmente, la risposta non esiste, ma la si sta cercando. Come dire, se fossimo un’emittente tv saremmo una di quelle definite “generaliste“, quelle dove si chiacchiera tanto e si stringe poco; o forse magari potremmo parlare di tv, tanto ormai, visto che l’abbiamo tirata in ballo, perché non sfruttarla? Certo, andare in giro con telecamerina, microfono e tanta bella gente che ti cura look e regia sarebbe decisamente più appagante, ma intanto serviamoci di qualche pillola di vita, cogliamo gli stimoli del tempo e della nostra età, qualunque essa sia.

Lasciamoci trasportare accumulando voglia di fare, per tramutare quelle tante piccole pillole di vita nelle pillole della nostra vita. Nel mio caso, saranno Pillole di Vito