Matera capitale europea della cultura per il 2019. “Diciamo”

matera-capitale-europea-della-cultura
Matera capitale europea della cultura 2019

Matera capitale europea della cultura per il 2019: è tripudio di “diciamo”

Ormai lo sanno anche i muri, i muli e i sassi che Matera è la capitale europea della cultura per il 2019, prima volta assoluta per il sud Italia da quando tale riconoscimento milita per i Paesi europei. E no, questo post non vuole essere in alcun modo polemico, essendo anche io lucano di nascita e crescita. C’è però un vezzo linguistico tipico dei lucani che difficilmente riesce ad evadere le registrazioni a mezzo microfono e/o telecamera, ed è per l’appunto l’inserire quel maledetto e onnipresente “diciamo” ogni due parole su tre.

In questi giorni di lunghe interviste ad ogni livello sulla questione di Matera capitale della cultura, non è raro imbattersi in cittadini lucani, materani e non, che convinti nel sostenere la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto non riescono a rinunciare alla propria lucanità, che prima di ogni cosa parte dal qualunquismo naturale impresso in quell’ostentato “diciamo”.

Diciamo che se iniziassi a scrivere, diciamo, tipo così, ecco, i lettori del momento, diciamo, probabilmente, inizierebbero diciamo a sentirsi in qualche modo, diciamo, irritati da questa farcia di diciamo che, diciamo, colonizza ogni frase in italiano di ogni lucano che, diciamo, si rispetti. Perché ogni luogo, a proposito di capitale della cultura, ha la propria cultura di territorio che passa anche dalla lingua. E noi lucani, i conterranei mi capiranno, abbiamo questo vezzo del diciamo che sputiamo qua e la anche quando la situazione è palesemente chiara e la definizione è non “diciamo adatta”, ma perfetta.

matera
Sassi di Matera

Diciamocelo, noi il “diciamo” lo diciamo tutti. Ce lo abbiamo nel sangue

Da lungo tempo mi soffermavo a contare i diciamo di ogni lucano sparato in televisione, anche quelli dei fratelli Pittella, di Arisa, di De Filippo e di Rocco Papaleo, e come ovvio anche oggi, durante la visione del TGR Basilicata che giustamente non poteva esimersi dall’intervistare ogni cittadino materano e non che capitasse a tiro dei giornalisti, ho avuto necessità di chiedere in prestito ad altri le dita per portare il conto dei diciamo, che però non si sono resi disponibili. Morale della favola, ho perso il conto. 

Il “delitto” dei diciamo mal contati si è consumato nel corso di questo servizio embedato (tzè, magari. Tocca collegarsi A QUESTO LINK, la TGR non è mica poi tanto all’avanguardia) dal sito ufficiale della TGR che, parlando dei festeggiamenti per Matera capitale della cultura per il 2019, ha dato modo di assistere ad un tripudio di “diciamo” (minuto 7.00/8.29) dove davvero si è raggiunto il limite della sopportazione. Da rappresentanti della cultura in Europa abbiamo il dovere di divulgare anche questa nostra caratteristica culturale, e ci stiamo riuscendo superando ogni più rosea aspettativa. Portate il conto, se ci riuscite, e scrivete nei commenti il numero ufficiale dei “diciamo” di Matera capitale della cultura per il 2019.

Seguiteci su FacebookTwitter e… E basta. Per ora.