Lucine di natale come la felicità: in tv sono tutti più buoni! O anche no

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La vita in diretta – albero di natale

Che abbaglio ogni natale tra lucine d’arredo e fari di routine!

Santa Claus is coming to tv! Arriva natale, arrivano gli addobbi televisivi fatti di lustrini, palline, pallone, nastrini, lucine… Lucine?? Cioè, in uno studio con fari a 40.000 lux, iper illuminato anche quando c’è buio perenne, dove le ombre dei personaggi gironzolanti vengono annullate da un alone “della madonna” che fa sembrare tutti delle visioni mariane, gli scenografi pensano bene di aggiungere le lucine agli alberoni di natale allestiti per l’occasione?

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Caterina Balivo – albero di natale Detto Fatto

Cioè, se fossero servite a fare atmosfera, perché no. Un bell’alberello piccoletto ricco di tenere palline e tante lucine che fanno negozietto di provincia avrebbero avuto, nel loro insieme, un senso. Spazio circoscritto, niente energia sprecata a vuoto. Ma invece, ogni “santo” natale che arriva, i geniacci televisivi pensano bene di allestire alberoni di 34 metri per 10 di diametro con delle misere lucine di due millimetri l’una, che scarso seriverrebbero a fare atmosfera su di un albero alto un metro e 20; e siccome, se poche, non si intuiscono nemmeno, giù ad abbondare con reti da pescatori per fare di quell’albero l’abero perfetto! Peccato che alla fine per addocchiarle non basti manco la lente d’ingrandimento.

Luci di natale come se piovesse. Felicità a fiocchi che muore sotto il gioco d’apparenza

Oh, che bello questo natale! Luci di qua, luci di la, luci in tv…! Torppe luci però! È facile immaginare come, anche in caso di -20 all’esterno, li dentro serva accendere a palla il condizionatore con tuti quei faroni illuminati, eppure ogni natale che arriva non si riesce a fare a meno di quelle simpaticissime lucine d’addobbo, che scompaiono come fossero burro al sole dietro i lampioni sparati per mascherare le rughe delle vecchie conduttrici ringiovanite.

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La prova del cuoco – natale

Belli sono belli quegli alberi, per carità. Se poi comparati agli scempi che si adocchiano su Facebook di questi tempi, beh, sembrano delle vere e proprie opere d’arte. Ma infondo, è proprio questa la bellezza del natale televisivo, quando tutti si fingono cristiani praticanti e dove tutti sono più buoni e contenti, felici di correre come dei matti scavalcando autobus e bidoni dell’immonzia alla ricerca del regalo perfetto.

Abiti, frac, messe in piega ad hoc. In tv, a natale, sono tutti felici. In tv, a capodanno, tutti fanno allegri trenini. In tv, a natale, la veridicità di tutto questo è pari all’utilità delle simpatiche lucine che circondano gli aloni degli alberoni. Buon natale, o anche no, a quanti vivono di luci e non fanno i conti con sé stessi.

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La Vita in Diretta rinasce: Parodi garbata, Liorni libero dal fantasma Sposini

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La Vita in Diretta 2014

La Vita In Diretta come una fenice: rinasce dalle ceneri e fa meglio di prima

Seconda puntata quella di oggi per il nuovo corso de La Vita In Diretta, rivoluzionata nel linguaggio che stacca di netto, in termini di qualità di contenuti ma soprattutto di comunicazione, il vecchio schema proposto dalla fallimentare accoppiata Perego-Di Mare. Un contenitore valido, rapido nel linguaggio, ma soprattutto facilmente comprensibile da ogni fascia d’età dello spettatore che, grazie ad una generale pulizia dei diversi slot argomentativi, riesce a seguire senza fatica i diversi scambi di battute che ospiti e conduttori rilanciano, senza sentirsi storditi dalle urla fini a se stesse – completamente assenti – o dalla morbosità nella ricerca di scabrosi particolari nell’argomentare i fatti di cronaca.

Il merito si deve anche ai nuovi padroni di casa de La Vita In Diretta, Marco Liorni e Cristina Parodi, amici presumibilmente anche nella vita visto l’affiatamento che si evince durante le interazioni tra di loro. Radical chich quanto basta per potersi dare tono e contegno, Cristina Parodi non sgarra e non eccede nella comunicazione, composta come da sempre ci ha abituati ed indubbiamente adatta al pubblico di Rai 1, che necessita di sorrisi e calore senza subire falsi buonismi o stoccate d’acidità che spesso sfuggivano alle donne precedenti. Sulla sua professionalità non c’erano dubbi, la Parodi era garanzia sulla carta, capitolo a parte invece per il compagno di squadra Marco Liorni.

Non so quanti abbiano avuto questa mia stessa impressione, ma quel Marco Liorni che stiamo seguendo in questi primissimi giorni di programmazione sembra quasi essere un altro Marco Liorni, rinfrescato e libero dal fantasma Sposini.

Conduttori integrati nella discussione e non più accessori secondari

Quando Liorni occupava il salotto de la Vita In Diretta affiancando Mara Venier, ha da subito dimostrato empatia con il pubblico e con quella che, ufficialmente, più che compagna d’avventura era una vera e propria “matrona” di casa. Quella Vita in Diretta distrutta con l’uscita di scena di Venier/Liorni aveva nettamente il sapore della strada segnata da Sposini, costretto per forze di causa maggiore ad abbandonare la braca nelle mani di Mara che ha continuato a perseguire quella strada, finita poi egregiamente anche sulle spalle di Marco Liorni ma dentro cui il conduttore si era dovuto inserire, sopportando i limiti non tangibili che il predecessore aveva segnato.

Poneva senza macchie se stesso difronte al pubblico di Rai 1, ma si era dovuto innestare adeguandosi all’ambiente trovato. Questa volta invece, si avverte l’aria di una Vita in Diretta letteralmente costruita intorno ai due padroni di casa, che non solo trovano dimensione adeguata alle loro capacità di gestire la scena ma riescono senza problemi di forma ad allontanarsi dal gobbo ascoltando le discussioni con orecchio partecipe e non passivo. Più di prima, Liorni ha confermato le proprie capacità d’ascolto e rispetto degli ospiti rendendo evidente come lo spazio in cui si muove sia uno spazio non solo familiare come poteva essere prima, ma letteralmente integrato con il suo modo di fare informazione e televisione. Insomma, una Vita in Diretta che finalmente pone i propri conduttori come organi del format e non come esterni respiratori artificiali, e tolto il fantasma Sposini che due stagioni ancora si aggirava la discussione ha preso forma di un immenso essere vivente, che sembra vivere bene.

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