Miss Italia 2014: 24 miss basteranno per il sanguinoso assalto finale?

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Francesca Chillemi presa a morsi

Vale la pena seguire Miss Italia senza l’assalto alla vincitrice?

Bando alle ciance, quando si parla di Miss Italia si tratta di roba seria, quella corona tutta sbrilluccicante varrà almeno un paio di centinaia di migliaia di euro, e se qualche miss terrorista dovesse decidere di scappare col bottino sarebbero guai seri per Patrizia Mirigliani. Ok lo ammetto, non sono un fan di Miss Italia, soprattutto quando si parla della sua realizzazione televisiva; personalmente, ho sempre trovato lo spettacolo noioso, pedante e banale quanto basta per far accrescere in me l’istinto di premere a caso un tasto sul telecomando e farmi viaggiare su una qualsiasi frequenza FM, a patto che non ci sia di mezzo Barbara D’Urso. Per un unico motivo ho sempre seguito la finale di Miss Italia: l’assalto velenoso delle contendenti alla vincitrice di turno.

Eppure, questa moda di ammazzare di botte chi di diritto potrà indossare la corona per un anno interno è andata via via scomparendo da qualche tempo a questa parte, vietata per legge forse per i lividi che costavano alla Miren centinaia di euro buttati al vento in correttori e trucchi vari per nascondere le antiestetiche macchie blu-violaceo provocate dalle invidiose ultime classificate. Quelle lacrime che uscivano alle miss? Ovvio, pianti di dolore! Contusioni, fratture interne, ogni anno sembrava un assalto distruttivo per cancellare per sempre quella bellezza che l’altra non aveva, almeno secondo la gente che votava, e tra ciocche volanti e colpi alle parti basse in alcuni casi si vedevano anche, dopo l’incoronazione, ragazze con le mani tese verso la testa della vincitrice pronte a scappare con il bottino.

Simona Ventura, tu che puoi, riporta la lotta per la corona!

Messa da parte questa macabra mania che, ufficialmente, veniva mascherata dall’entusiasmo nelle altre nel poter abbracciare per prime la miss di turno, e i pianti relegati a lacrime di gioia, le incoronazioni di oggi sono semplicemente piatte. Scialbe. Prive di senso, quasi, perché il must di tutto il concorso era proprio quell’assalto sanguinoso a cui mancavano soltanto torce e forconi.

Saranno soltanto in 24 quest’anno le aspiranti miss in bikini – perché quest’anno a Miss Italia ritorna il bikini – a poter eventualmente tentare l’omicidio in diretta della primeggiante, notoriamente odiata da tutte le altre che volevano a tutti i costi essere al suo posto ma che per colpa di cattivi votanti si sono ritrovate a fare da fanalino di coda. C’è aria di rinnovamento a Miss Italia, Simona Ventura ne ha preso le redini ufficialmente, e vista la sua tempra distruttiva speriamo davvero che l’unica scena per cui vale la pena di seguire il concorso ritorni preponderante al momento dell’incoronazione. Anche se forse 23 assaltatrici contro 1 potrebbero essere un po’ pochine, qualche tempo fa si giocava seriamente in 99 contro 1!

A pensarci bene però, questo numero ridotto di concorrenti potrebbe rendere più efficaci le “violenze di gioia” contro l’occupante del primo gradino, a partire dalla seconda classificata che potrebbe tranquillamente strozzarla trovandosi a due passi da lei. Le altre invece, essendo in numero ridotto, avrebbero spazio a sufficienza per cedere senza problemi alla vincitrice il “graffio della vittoria”, lo “scettro nei denti” o la “corona di ciocche volanti”, a patto che la sanguinaria Simona Ventura dia spazio senza pregiudizi a quel fantastico atto di lotta che ogni anno, ma tanti anni addietro, coronava il sogno delle invidiose di Miss Italia. Mona cara, confidiamo in te. Ricordi quel famoso pacifico scambio di opinioni tra Aida Yespica e Antonella Elia nella tua seconda Isola Dei Dei Famosi? Ecco, qualcosa del genere. Non ci deludere!

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