Harry Potter al fronte: Donald Trump ha le ore contante. Uno scemodì

Ah, Harry Potter, quante volte abbiamo acceso un cero alla statua di J. K. Rowling per averti portato al mondo, facendoti orfano cresciuto in un bolla di esauriti per poi spedirti lì, in quel posto misterioso che non era da meno, dove anche la sanità mentale viene misurata secondo altri parametri, completamente indipendenti. Eppure, grazie a te, caro Harry, quasi quasi possiamo fare piazza pulita di quel pericoloso miliardario parruccato, tale Donald Trump; quello della torre, con la moglie copiarella e la ex rubarella. O almeno, così raccontano certe ricerche degne di un lunedì scemo.

Che quel bontempone di Donald non fosse una cima lo avevamo più o meno capito tutti, ma che questo addirittura potesse essere battuto da un personaggio di fantasia come Harry Potter proprio no, non me lo aspettavo. Più o meno, perché va beh, se il nostro Harry volesse, potrebbe anche far schiattare quella vecchia megera di Elisabetta per buona pace dell’eterno erede Carlo; ma tant’è, quello vive solo nostre teste, ci parla, ci influenza, ci condiziona… Altro che intestino e verme solitario.

Harry Potter can stop Donald Trump? La bacchetta freme…

Ovviamente, se fossimo davvero delle entità dotate di coscienza come taluni scienziati si ostinano a dire, allora no, tutto questo non sarebbe affatto possibile. Ma siccome siamo macchine biologiche altamente manipolabili da improbabili comici in politica, ecco che l’unico, vero affronto ai solletichi populisti del caro Donald Trump arrivano da colui che una malvagia dittatura, fatta di odio razziale e annichilimento delle libertà personali, l’ha vissuta sulla propria pelle, conoscendone i più amari risvolti. Fatti salvo Carlo Levi e Anne Franc, ché tanto ormai so’ morti, e levato di mezzo Giorgio Napolitano che pure lui, a questo punto, sta perdendo la bussola, l’unico in grado di affrontare il giallo potere del parrucchino imploso resta uno: Harry Potter.

È una faccenda più seria di quel che si crede, seriamente, questa di Harry Potter designato come unico e solo combattente al fronte nella guerra contro gli esauriti in scalata ai luoghi di potere. E non sono nemmeno io a dirlo, visto che pare, così si dice, ci siano fior fiori di sondaggisti universitari che, come l’Ansa ben racconta, puntano in giro foglietti e microfoni chiedendo di scegliere chi eliminare tra Harry Potter e Donald Trump. Che poi dai, solo qualche squilibrato punterebbe la croce su Harry Potter. Sì, solo Trump; e mezza popolazione americana.

Dove non arriva la storia, arriva la fantasia. E non è detto che sia una male

Ah, questi americani, quanto sono sopravvalutati… Bastano due spicci in tasca, un paio di mosse strane e tanta televisione ed ecco che puff, anche le idee peggiori radicano negli assensi dell’ignorante gente comune. Vi ricorda qualcuno? Ehm… Per fortuna, a costruire un gran castello di anticorpi ci ha pensato quel geniaccio di J. K. Rowling per mezzo di Harry Potter, la quale ha inculcato ai suoi lettori buoni sentimenti, sana voglia di riscatto, rispetto del diverso e anzi, curiosità verso la sua conoscenza.

Nei medesimi modi della contro parte Trump, certo, con i media strumentalizzati a dovere per ammaestrare il “popolino”, ma almeno le sue manipolazioni, quelle della Rowling, hanno svelato un risultato pulito, quasi cordiale e condivisibile. Harry Potter può sconfiggere Donald Trump perché ci ha parlato di odio, xenofobia, dittatura e regime di terrore meglio di quanto pagine e pagine di libri di storia abbiano mai fatto; e non è un caso se chi ha letto Harry Potter, oggi, trema al solo pensiero di Donal Trump, del protezionismo economico e del regime di esclusione sociale, in forze alla Casa Bianca.

Je Suis Donàl, piangeranno a destra, ma se il proposito è quello di sconfiggere l’estremismo una volta per tutte proponendo una sana lettura – non solo per ragazzi – allora sì, abbiamo speranza per addentrarci in un mondo migliore. Un paio d’anni di tempo, forse, li abbiamo anche noi in Italia per fare scorpacciata di Potter e decidere, una volta per tutte, di fare la cosa giusta una volta difronte a quell’altrimenti anonimo pezzo di carta, dicasi “scheda elettorale“. Un lunedì scemo che riscalda di speranza questo, con la certezza che il buon Harry, patronus o meno, anche nel nostro mondo può sconfiggere il suo Voldemort.