Lunedì scemo – Un lunedì da Neet. Uno scemodì

Bah, odio il lunedì. Come tutti d’altronde… Che giornata scema, è proprio un lunedì scemo. Uno scemodì januvia online.

Scherzetto! Non è vero, perché a me, francamente, del lunedì non me ne importa un fico secco. E non perché sia uno snob alternativo o un hipster accattone in fila da H&M, ma proprio perché per me, il lunedì, è paro paro ad uno qualsiasi degli altri giorni della settimana. Mi sveglio quando mi pare, non ho scadenze da recuperare, me ne frego di prendere in tempo i mezzi perché tanto non devo andare da nessuna parte, e per giunta nemmeno mi ubriaco a schifo lungo lo stremante e appena scorso fine settimana! Che ragazzo modello. Continue reading “Lunedì scemo – Un lunedì da Neet. Uno scemodì”

Ma vai a vincere un Oscar con Leonardo DiCaprio, vai! Ah, no…

Premio Oscar 2016 Leonardo DiCaprio
È ufficiale: da oggi il “Ma vai a vincere un oscar con Leonardo DiCaprio” perde definitivamente il suo status di insulto.

Forse il mondo non lo avrà notato perché stava dormendo (questi americani, sempre alternativi), o perché nel frattempo sarà saltata la connessione internet, ma nel cuore della notte l’insonne Leonardo DiCaprio ha smesso finalmente di frantumare gli specchi dell’Academy degli Oscars, portandosi a casa la famosa statuetta dello zio. E senza nemmeno rubarla dalla teca. Continue reading “Ma vai a vincere un Oscar con Leonardo DiCaprio, vai! Ah, no…”

I #Disadattati verso il Festival di Sanremo – ULTIMO SCATTO PER IL GRAN FINALE

Un biglietto. Tante storie per uno stramaledetto biglietto per vedere uno spettacolo di cui, francamente, inizia ad importarci ben poco. Perché ormai è una questione d’orgoglio per noi #Disadattati, quella finale del Festival di Sanremo 2016 deve essere nostra anche a costo di rimetterci la vita. No va bé, al massimo la giacca di pelle. Continue reading “I #Disadattati verso il Festival di Sanremo – ULTIMO SCATTO PER IL GRAN FINALE”

I #Disadattati verso il Festival di Sanremo – ‘O BAJARDESE SI PALESA

Il cellulare è in mano, il cuore batte, le dita tremano. Solo un numero ci divide dal sogno della finale del Festival di Sanremo 2016. Carlo Conti sarà orgoglioso del nostro impegno.

Digitiamo, 3, 3, 3, 6, QUATTROVOLTEQUATTRO, 10. Inghiotto la saliva, parte la chiamata. Squilla. Due squilli. Tre squilli. Giusy Ferreri? Non sapevamo fosse in gara! Aspetta aspetta, ma non è un inedito, c’è qualcuno che inizia a parlarle sopra… “Siamo ancora qui, amici di Radionorba! Salutiamo un certo Maurizio di Bajardo che ci invita tutti quanti alla finalissima del Festival di Sanremo! Non mancheremo caro Maurizio, e grazie per il tuo messaggio! Antonio, per caso sai dove si trova Bajardo?”. Fine chiamata. Ma cosa cacchio!? E chi è ora questo “Antonio”? Continue reading “I #Disadattati verso il Festival di Sanremo – ‘O BAJARDESE SI PALESA”

I #Disadattati verso il Festival di Sanremo – IL VIAGGIO

I Disadattati verso il festival di sanremo, carlo conti

Dopo la grande avventura di Pechino Express, l’incontenibile voglia di evadere dei #Disadattati ha trovato il suo nuovo sfogo: il Festival di Sanremo.

Ok, c’è Carlo Conti che forse non è il massimo, e quella scenografia poi, un utero geometrico buono solo a farci rimpiangere il design delle Crocs. Ma lo diceva Pippo Baudo che Sanremo è Sanremo. Pippo santo però che prezzi! Che all’internet venga un colpo!

Io e il mio amico #Disadattato li stiamo spulciando tutti, uno per uno, ma ogni sito web che visitiamo riporta sempre le stesse cifre browse around here. Platea 180€ a sera per le prime quattro sere, 660€ per assistere al gran finale con la baracca smantellata. Galleria, quella dei poveracci: 100€ prima, seconda, terza e quarta serata, trecentoventi bastano per la chiusura. Ignoro il portafogli perché quello ha solo farfalle, ma forse il porcellino di mamma dovrebbe avere qualcosa… Lo apro? Non lo apro! Cosa faccio!? Continue reading “I #Disadattati verso il Festival di Sanremo – IL VIAGGIO”

Twitter, la migliore risposta al family day. #Svegliaitalia!

Quando un uomo col Pirellone incontra un uomo con lo smartphone, l’uomo col Pirellone è un uomo morto.

Per un Maroni che occupa un brutto edificio pubblico malamente illuminato da cubiche finestre, una più piacevole piazza del Plebiscito napoletana si colora armonicamente d”arcobaleno (purtroppo la notizia era una bufala), seguendo un sentimento civico ormai cristallizzato che, quantomeno, ha capito che la direzione può essere una sola. Quale? Quella di Twitter ovviamente, popolato da influencer e gattare indisciplinate che, udite udite, hanno il coraggio di propagandare la presa di posizione di menti disturbate da secoli di deviazione dalla strada naturale. Bah, scherzavo; di monaci ce ne sono pochi. Continue reading “Twitter, la migliore risposta al family day. #Svegliaitalia!”

E se… Massimo Ranieri partecipasse a un talent show?

Massimo Ranieri, cosa c”entra con i talent show? Poco e niente. Anzi, proprio niente. Solo che, si sa, delle volte è facile lasciarsi andare ad inutili digressioni serali guardando la tv. Comunque, tornando al protagonista unico di Sogno e son desto 3, in una delle sue ultime esibizioni nel varietà di Rai 1 ha improvvisamente – e forse senza volerlo – ricreato la condizione ideale di un tipico talent show televisivo, di quelli canterini che vanno tanto di moda ora. Continue reading “E se… Massimo Ranieri partecipasse a un talent show?”

Festival di Sanremo 2016, più tv e meno cultura è davvero la strada giusta?

Carlo Conti festival di Sanremo

E niente, anche quest’anno il Festival di Sanremo s’è scordato d”essere un evento culturale per votarsi al culto della televisione. Anzi, quest”anno più che mai possiamo dire che non esiste (o quasi) artista in gara che non sia prima passato da qualche programma televisivo. Certo all’appello manca The Voice of Italy, o forse anche no, perché magari il buon Carlo Conti avrà pensato di rimediare con Dolcenera che forse si trasferisce sulle poltrone rotanti della Toro Produzioni. Che bel casino è poi capitato ai Dear Jack, che guarda caso si sdoppiano e raddoppiano, e per fortuna che X Factor made in Sky ha tirato su buoni artisti come la Michielin, altrimenti si sarebbe optato per il double Scanu con un altro Tale e Quale. Beh, quando metti un capitano della televisione alla guida di un evento non puoi aspettarti la prima della Scala… Continue reading “Festival di Sanremo 2016, più tv e meno cultura è davvero la strada giusta?”

Sanremo giovani? Una gran bella idea

Festival di sanremo, sanremo giovani 2016

Personalmente trovo che i Festival di Carlo Conti siano davvero strani, e Sanremo Giovani ne è la conferma. Complice forse un orario di messa in onda inusuale che ti permette di osare, il padrone di casa della kermesse canora ligure, dopo aver brillantemente dato luce lo scorso anno alla gara dei novellini, da quest’anno ha alzato l’asticella promuovendo Sanremo Giovani ben prima del canonico mese di febbraio, puntando al pomeriggio di Rai 1 risvegliando uno slot uguale a se stesso da troppo tempo. La rete è la solita, il suo volto non viene meno e addirittura lo studio è piuttosto familiare; Tale e quale show, si parte da lì, ma la scena è completamente diversa. C’è una giuria, un palco e tante esibizioni condotte da Carlo Conti, che per una volta scompare letteralmente dietro il format che diventa libero di pascolare affidandosi totalmente al montaggio. Continue reading “Sanremo giovani? Una gran bella idea”

Parigi, attentato, # come se piovesse. Ma di riflessioni silenziose, nessuna

Attentato Parigi Francia del novembre 2015: reazioni social

Parigi, attentato, bombe, morti, kamikaze. E poi Isis – che alcuni chiamano IS –, ma anche Siria e scellerato attacco della Francia. C’è chi condanna, chi discute, chi commenta; e chi ci farcisce con Moira Orfei perché la sua cofana era ridicola quasi quanto la evve moscia alla francese. Di parole chiave, o anche di hashtag, a contorno dei nuovi fatti di Parigi ne sono emerse forse fin troppe, tra chi prega e chi pensa, chi suona e chi condanna, chi marcia e chi fa marcia indietro; e poi, ancora, tra chi marcia sull’elettorato. Oriana Fallaci è tornata alla ribalta delle scritture come fu col suo bambino mai nato, tra chi le scrive lettere di un”amore improvviso da far scoppiare il cuore (in aria, letteralmente) e chi invece l’addita come nazista vestita di potere. In sintesi, questo è il Facebook del post attentato di Parigi. Continue reading “Parigi, attentato, # come se piovesse. Ma di riflessioni silenziose, nessuna”

Monte Bianco, recensione prima puntata: un buon potenziale, manca la narrazione

monte bianco rai 2 caterina balivo

Monte Bianco, la prima puntata si è appena conclusa e no, non è ancora in grado di colmare il profondo vuoto <a href="http://www.pilloledivito benicar hct generic.com/index.php/2015/11/03/pechino-express-la-finale-doccia-fredda-per-i-disadattati-ultimo-viaggio/” target=”_blank”>lasciato da Pechino Express. Ancora, perché di potenzialità il programma condotto da Caterina Balivo sembra averne davvero molte; ecco, la conduzione è forse il punto più debole, se non altro per via dell’eccesso di voci che si accavallano senza una connessione logica. Non solo Caterina Balivo alla guida di Monte Bianco, ma anche Simone Moroalpinista di lungo corso a cui è affidata la descrizione della parte tecnica – e, sorpresa di serata, una superflua voce di secondo piano che racconta una storia a se stante. Un buon supporto per Caterina Balivo, che da sola non descrive come si deve la profondità dell”avventura, ma le tre voci sembrano andare al pascolo senza pastore. Serve coordinamento.

A proposito di profondità dell’avventura, anche questa purtroppo è latitata. Unico momento in cui si è avvertita la difficoltà della scalata lo ha regalato Arisa, in arte Rosalba Pippa da Pignola, che durante la prima prova vertigine non ha perso occasione di esternarsi come nel suo stile manifestando col corpo e con la voce tutto il disagio vissuto. Per il resto, pochi i momenti adrenalinici e altrettanto poche le emozioni trasmesse dalla prima di Monte Bianco, ma la colpa è forse della scarsa consapevolezza dei concorrenti che hanno affrontato la sfida. Continue reading “Monte Bianco, recensione prima puntata: un buon potenziale, manca la narrazione”

Storie Vere, Silvana Giacobini contro la magistratura: non segue il popolo!

Storie Vere – per chi non lo conoscesse, quel programma mattutino di Rai 1 con Eleonora Daniele alla conduzione – è uno dei programmi della televisione italiana che più disprezzo; se non altro, per via dell”impostazione impegnata puntualmente tradita da una discussione becera, populista e qualitativamente sempre più al ribasso. In questo contesto ben si inseriscono, tra le altre, le opinioni di Silvana Giacobini, nota giornalista con la passione per il rosa che ultimamente ha scoperto la morbosa passione della nera. Proprio come la padrona di casa che forse punta a Chi l”ha visto.

Nemmeno la cocente luce del sole di questa anomala mattinata di novembre ha scalfito Storie Vere e la sua ombra delle nere. Elena Ceste e la ragazza romana ridotta in fin di vita dal fidanzato i due casi che ho malauguratamente seguito, pur privo di forza di volontà , nella discussione del salotto intimo e circolare. In questi frangenti, tra una discussione e l”altra, la nota giurista Silvana Giacobini ha sentito l”esigenza di dire la sua – tanto per cambiaresull’operato della magistratura, rea di non essere in grado (udite udite) di interpretare il sentimento della gente. IL SENTIMENTO DELLA GENTE. Magistrati, quel che vuole la gente. Ponzio Pilato. Continue reading “Storie Vere, Silvana Giacobini contro la magistratura: non segue il popolo!”