Nightingale Wonder Woman, niente amazzoni Materane: è polemica?

Si sta come le amazzoni a Matera, della Warner Bros in Nightingale con Wonder Woman a girovagare tra i Sassi inviperita, arrabbiata, nervosa… Scartata. Forse il resto del mondo non lo sa, ma con questa storia delle pellicole Hollywoodiane girate a Matera noi lucani ci stiamo prendendo la mano, tanto che ogni cocente rifiuto subentrato all’euforia del credere di essere protagonisti viene interpretato come un attacco alla persona, alla terra, alla Nazione, alla tradizione. E così fu, anzi è anche con Nightingale Wonder Woman, ultima pellicola di una lunga serie approdata nella città dei Sassi, che avrà un stuolo di combattenti tutte straniere, tutte di fuori; roba dell’altro mondo, per Giove.

E fu così, anzi così è che anche il TGR Basilicata ha sentito l’esigenza di dare largo spazio alle opinioni del cittadino come una Quinta Colonna qualunque, in buona parte indignato per l”evidente mancanza di cognomi materani tra le donne combattenti, tutte scartate perché non corrispondenti alla figura tipo dell’amazzone. Perché le amazzoni, per uscirne credibili, hanno bisogno d’essere rappresentate da corpi particolarmente dotati, rientranti in stringenti criteri fuori dai quali la veridicità decade, e ne sono ben coscienti dalle parti di Nightingale, tanto che un provino, per quanto ricco di risposta da parte delle donne del posto, si è risolto con un nulla di fatto. E da qui…

Nightingale Wonder Woman: questi di Hollywood sfregiano Matera?

E allora già di bestemmie contro Nightingale, Wonder Woman, la Warner Bros e anche, per non farci mancare nulla, contro i tizi di Blu Video, perché cavoli, tutta questa gente è a Matera e si scorda di arruolare materane? La verità, lo sappiamo, è che per un titolo di tale portata la meticolosità nei dettagli deve essere misurata al millimetro, figuriamoci poi se si parla di un carattere evidente come quello rappresentato dalle amazzoni; combattenti, emancipate, muscolose. Settate. I fan di Wonder Woman poi, non parliamone, per certi versi possono essere assimilati ai seguaci di Star Wars, ai Potterhead, alle cartine di Marco Carta o all’ossessività di Sheldon Cooper: meticolosissimi. Ma intanto, almeno come sembrava dai toni del servizio del TGR Basilicata, la gente di Matera sembra si sia sentita sfregiata, come se Warner Bros e Blu Video avessero gabbato la popolazione, giocato loro uno sporco tiro mancino.

O forse erano, magari, i toni del servizio ad essere inutilmente enfatici, col vecchietto ad affermare la “bellezza ineccepibile della donna materana” con tutto il vigore che si può avere a 90 anni, con la signora scartata che si sente un’amazzone dentro, una perfetta Wonder Woman ma più agricola. Nessuna materana dunque in Nightingale Wonder Woman, almeno tra le amazzoni combattenti a cui chiunque sembrava ambire: uno smacco alla futura Capitale Europea della Cultura?

Forse anche no. Perché, per quanto se ne dica, se a Matera non c’erano donne adatte a rappresentare le mille volte citate amazzoni, può essere solo un bene per l’intera città che nessuna materana sia stata presa ad infilzare nelle registrazioni. Siamo onesti, la produzione costa milioni e muove milioni, crea indotto ma anche ritorno d’immagine, che deve essere corretta, rispondente alle aspettative di chi ci lavora ma anche di chi guarda, e di chi vorrà tornare sul posto a produrre. Nessuno baderà alla nazionalità delle amazzoni di Nightingale, più di qualcuno si chieder dove è stato girato, come arrivarci, dove vedere foto o magari andarci. E questo, uomini e donne materani, come già anni di pellicole ci hanno insegnato, non può che farci bene.