Da grande voglio fare Dario Vignali

Quando dico che da grande voglio fare Dario Vignali non mi riferisco al volere diffuso di diventare un suo emulo – di quelli, quando sarò grande, ce ne saranno abbastanza -, ma proprio al fatto di voler diventare lui; mi basterà farlo a pezzettini, chiuderlo in tanti sacchettini di plastica e darlo in pasto alle correnti oceaniche.

Ok, forse devo smetterla di vedere Dexter.

Istinti omicidi a parte, sono convinto del fatto che diventare da grande Dario Vignali sia un buon affare per chiunque; per me, per voi. Forse per lui magari no, ma non è un mio cruccio.

Me siete voi e voi siete me, la sintesi del suo pensiero. Una capacità d’esposizione a dir poco spaventosa non giustificata da alcun elemento esteriore: non è bello, ha una smorfia al posto sorriso, e forse non è nemmeno tanto alto. Non indago sui capelli, spero siano veri. Non ha il fisico da fashion blogger (e ben se ne ravvede dal mostrarcelo quotidianamente), eppure vende come se fosse un manichino espositivo sui materassi da Prada. Roba da prendere i manuali e buttarli dritti dritti nel cesso.

Eppure, Dario Vignali qualcosa è. Già, ma cosa?

Brillante pur non dicendo nulla di eccezionale, famoso pur non avendo vissuto la tv, e ricco da fare schifo come sottilmente evidenziano i suoi millemila tutorial su “Come riempire la sacca con l”Hogwarts tool“. È difficile capire cosa sia effettivamente Dario Vignali, per qualcuno è un blogger a dir poco fortunato, ma non può essere così, il lavoro c’è e si vede.

Una “Foto di Anna” continua, per intenderci. Ma non è sempliciotto come il Morandi dalle mani grandi, vive in elicottero, passa le vacanze tra spettacolari paesaggi immerso in acque cristalline, gira per alberghi, fa cose, vede gente… E tutto questo senza Photoshop. Cioè, l’elicottero c’è davvero eh, mica roba da concorsi Nikon. E sembra non faccia mai un cappero dal mattino alla sera, tranne qualche articolo annuale che oggi leggi, non capisci, ma salvi tra i preferiti perché sai che, prima o poi, i consigli di Dario Vignali ti renderanno maestro del blogging e della guida degli elicotteri.

Non capisco cosa sia, e non capisco come faccia ad essere cos’è. Ma lo comprendo per empatia, forse, tant’è che ho deciso che da grande, se davvero devo essere qualcosa, voglio essere Dario Vignali. O anche solo le sue pagine social, almeno verrei bene in foto una santa volta. Su come farlo sparire materialmente, beh, ci sto ancora lavorando…

Foto: Facebook